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Visualizzazione dei post da dicembre, 2023
  Natale 2022 A volte è più facile guardare a quello che si vorrebbe ma non si ha, che essere attenti alle necessità di chi ci vive accanto. Spesso si dà per scontato il ruolo che abbiamo come coniugi, genitori, nonni, amici senza chiedersi per davvero il significato o se quel ruolo lo assolviamo gratuitamente e con tutto l’Amore possibile, anche se questo comporta sacrificio, fedeltà alle proprie scelte, rispetto e spesso rinuncia al proprio «io» per fare spazio all’altro . Quando la casa si è svuotata, non è stato affatto facile accettare la lontananza delle nostre figlie e la modifica delle abitudini consolidate nei primi 27 anni di vita; d'altronde sapevamo fin dall’inizio del nostro Matrimonio che i figli ci sono «affidati» per restituirli alla Vita capaci di affrontarne le sfide con le proprie forze. Non vi nascondiamo che a volte la malinconia ci punzecchia il cuore, ma non è mai venuta meno la Speranza che la strada intrapresa conduca alla loro felicità, per ognuna secondo
  Natale 2023 Certo le premesse non erano le migliori per dare vita a una Famiglia: una promessa sposa incinta di un Figlio sicuramente non suo. San GIUSEPPE, uomo del silenzio, nascosto dietro le quinte della storia ha aderito incondizionatamente al disegno di salvezza di DIO, ha vinto la paura del domani con il coraggio di affidarsi alla Provvidenza…mentre noi spesso ci sentiamo persi di fronte alle avversità della vita, piccole o grandi che siano! Qualcosa si oppone alla realizzazione dei nostri progetti? Le cose non vanno come noi avremmo voluto? Così è facile entrare nella spirale del risentimento, cominciare a fare “i conti del Dare e dell’Avere ” e convincersi che il saldo è a nostro favore. Ricordo quando il caro Amico Don Mauro mi ammoniva dicendomi che l’essenza della Vita è dare Amore, mettersi al servizio degli altri, proteggere, custodire, appunto come ha fatto Giuseppe con Maria e Gesù, non conquistare la scena ma essere sempre presente magari nascosto nelle pieghe dell
  Natale 2021  Dei 34 Natali trascorsi da quando è nata la Nostra Famiglia, soltanto una volta sono mancate le parole per esprimere i nostri auguri. Si resta in attesa fino all’ultimo sperando che qualcosa di autentico scaturisca dalle profondità del cuore, quell’ essenziale   invisibile agli occ hi che muove tutte le cose: l’AMORE. E allora…  Benvenuta Bianca ad abitare in mezzo a noi!  La tua vita prorompe nella realtà del nostro quotidiano dove ogni parola diventa silenzio per lasciare spazio allo stupore. Quella notte erano in viaggio quando “ si compirono per Lei i giorni del parto ” (Lc.2, 6). Giorni scomodi quelli, finestre serrate, porte che si chiudono, il buio che avanza. Nonostante tutte quelle avversità nelle quali ognuno può riconoscere certi vissuti della propria storia, la SACRA FAMIGLIA resta l’unico modello di Amore capace di aprire una strada nel deserto delle nostre debolezze, il rifugio che accoglie nei momenti di smarrimento, il luogo da dove si riparte per affront
  Natale 2020 Com’è misterioso questo DIO che ci invita, quando meno ce lo aspettiamo, a condividere la sofferenza! È un DIO che chiede il nostro silenzio, l’umiltà di accettare un disegno diverso dal nostro, un distacco dall’idea di avere sempre in mano la situazione e dunque di poter condurre la nostra vita come vogliamo. Ci rendiamo conto che le cose cambiano solo quando accadono. Cerchiamo subito soluzioni per affrontare il futuro, ma non viviamo il Presente, la circostanza che DIO ci pone davanti oggi e così finiamo per sprecare un’altra occasione d’incontro con LUI, passaggio indispensabile per guardarsi dentro e capire chi siamo e dove è importante e bene per noi andare. Non siamo noi a fare la storia ma è DIO a condurla, purtroppo dico io, ci lascia liberi di seguire altre strade, ma ad ogni bivio LUI comunque ci aspetta sempre, per sollevare le nostre spalle dai pesanti fardelli che abbiamo accumulato strada facendo. In piena umiltà Giuseppe ha accettato in silenzio e senza
  Natale 2019 Dopo tanti anni è il primo 8 dicembre che ci ritroviamo a preparare l’albero e il presepe senza Alice e Cecilia. Sapevamo che un giorno le cose sarebbero cambiate, ma finché non ci sei non te ne rendi effettivamente conto e non è poi così facile come si pensa.  Nella mente scorrono immagini di un trascorso che lascia nel cuore segni indelebili di Gioia e Amore profondi. Ne sono passate di comete da quando seminavamo sul pavimento le bucce dei mandarini e le briciole dei biscotti, segno inconfutabile del passaggio di Babbo Natale... così la mattina brontolando a voce alta su quanto fosse stato “ cialtrone ancora una volta ”, spuntavano le bimbe in pigiama ed accendevano il Natale, con lo stupore incantato dei loro occhi. Anche se oggi non risuonano più nella stanza le storiche ripicche di Alice e Cecilia per la scelta delle palle di cristallo da mettere sull’albero, tuttavia anche questo Natale sarà bellissimo, perché è così toccante il desiderio di abbracciarci, come qua
  Natale 2016   Come in una canzone di tanti anni fa “ avrei bisogno di fermarmi un pò in questo ...” susseguirsi di eventi che segnano il tempo che passa, il raggiungimento di una meta, il punto di partenza di nuovi percorsi, la pianificazione di cosa è meglio fare o evitare per il futuro. Ho sempre pensato che il nostro domani non dipende dalle congiunzioni astrali più o meno favorevoli che possono casualmente verificarsi, ma è frutto di un insieme di scelte di vita che si traducono in perseveranza, capacità di ascolto, attesa, coerenza, umiltà, fedeltà incondizionata... il tutto condito con la presenza costante di DIO, che misteriosamente ci accompagna da sempre, che ci prende sulle spalle nei momenti di sconforto, che gioisce della nostra felicità... anche se non sentiamo la Sua voce, perché il rumore del mondo è più forte del “mormorio di un vento leggero” (1 Re 19, 12), ma è lì che come Elia possiamo incontrare il SIGNORE e capire il cammino da seguire. In tutti questi anni non
  Natale 2015 La strage degli innocenti voluta da Erode non è poi così diversa dalle recenti mattanze consumate dai terroristi del califfato. Si resta sgomenti di fronte allo scempio di un valore che fino ad oggi abbiamo tutti creduto fosse indiscutibile:la VITA. In un mondo sempre più improntato all’individualismo, è stato purtroppo facile globalizzare anche la violenza, assurda e irrazionale espressione di una cultura di morte. Nel sentire comune sembra ormai smarrita la speranza di cambiare il corso delle cose: IO NON CI STO!  Medito su Maria, donna della Croce, custode dell’unità a dispetto della paura degli Apostoli, abbraccio accogliente malgrado il tradimento di Pietro, spiraglio di luce nel buio dell’umano sconforto, e tutto questo nonostante il dolore straziante che ha provato come madre e come donna! Rifletto su quei genitori che hanno saputo accettare la sofferenza nei figli, come pane quotidiano da spezzare a tavola e che riescono a trovare il coraggio di ringraziare Dio lo
  Natale 2014 Scorrendo le pagine del nostro Diario di Famiglia ci siamo resi conto di quanto sia vero che per ogni evento c’è il suo momento, ovviamente tutto avviene sotto lo sguardo vigile e discreto di DIO, che per noi è sempre stato la lente di ingrandimento attraverso la quale filtrare gli eventi che si sono intrecciati con la nostra storia personale e di famiglia. Sappiamo che c’è “ un tempo per cercare e un tempo per perdere ” (Qoelet 3,1-11)  e anche quando i passi si dirigono verso percorsi sconosciuti, oltre la periferia della nostra Betlemme, siamo convinti che niente e nessuno potrà spezzare quel filo d’Amore che ci unisce gli uni con gli  altri a LUI. Così “ perdere ” non significa smarrire il senso delle cose, assaporare l’amaro della sconfitta o smorzare l’entusiasmo di vivere, ma può essere l’occasione per “ cercare ”, cioè fermarsi, guardarsi dentro nel profondo e decidere se e come fare della nostra vita un dono d’amore per le persone che ci stanno accanto, quelle ch
  Natale 2013 Man mano che la vita scorre non è sempre facile raccogliere l’invito di Isaia (35, 1-10) a “irrobusture le mani fiacche e rendere stabili le ginocchia vacillanti”. C’è un tempo per attendere e un tempo per mettersi in cammino, anche se questo appare incerto e faticoso. Mi pare di vedere la Santa Famiglia in viaggio verso Betlemme per il censimento, mentre segna con il suo passaggio lento la storia di ogni generazione.  Qualunque sia il tragitto che stiamo percorrendo sono convinto che DIO  ci è già passato, dunque ci precede e ci attende con pazienza per accoglierci  a braccia aperte, così come facciamo anche noi con i figli quando “devono allontanarsi” per trovare la propria strada. E’ strana la dicotomia di sentirsi figlio bisognoso di una carezza del Padre e allo stresso tempo padre che scruta attento ogni passo dei figli. Essere un punto di riferimento sicuro, anche quando la stanchezza mi pone di fronte  all’evidenza dei limiti:  è questo il regalo di Natale  più bel
  Natale 2012 Maria e Giuseppe hanno certamente vissuto quei mesi di gestazione nella complicità di chi custodisce un segreto, ma non può rivelarlo. Chissà quante volte hanno condiviso lo stupore di quella Attesa dopo la consegna dell’ Invito recapitato dall’angelo Gabriele. Il nostro pensiero corre a ritroso alle attese che hanno preceduto la nascita di Alice e Cecilia. Allora nel primo presepe mentre una vita nasceva, un’altra stava morendo, aprendo i nostri occhi a una realtà esistenziale più complessa e dilatando la nostra capacità di amare, comunque e sempre nella Gioia.  Nel Natale di tre anni dopo mentre esplodeva  di nuovo la Gioia per un’altra vita affidataci,cresceva sempre di più il nostro sentirsi in debito di Amore nei confronti di tutti, la voglia di essere “operatori di ottimismo”, disponibili agli altri, capaci  di ascoltare fino in fondo senza interrompere… che c’è di eccezionale in fondo tutti siamo chiamati a farlo. Ancora una volta l’ottimismo della Sacra F
  Natale 2011 E se bastasse la luce di una candela per fare Natale?.. non è una domanda provocatoria, perché quella notte la LUCE ha squarciato il buio dell’esistenza umana “ ma le tenebre non l'hanno accolta ”. (Gv. 1, 5). Niente è impossibile a DIO e il suo venire in mezzo a noi passando per l’umanità obbediente di Maria e Giuseppe ce lo insegna, sempre che continuiamo a credere in questo DIO che non possiamo toccare con le mani. Così è sufficiente una piccola fiamma per diradare il buio degli affanni, rischiarare le ombre della tristezza e scaldare il cuore nel profondo. Basta con i giochi di luce e gli effetti speciali, stop alle tecnologie che “ ti semplificano la vita ”, un sorriso, un abbraccio, una parola al momento giusto vale molto di più. Se sia l’età che avanza, oppure l’aver perso quest’anno un altro “ punto di riferimento sostanziale ”, non sappiamo dirlo, ma oggi siamo più consapevoli di ciò che conta e di cosa sia trascurabile. Così abbiamo deciso di spegnere gl
      Natale 2010 Quando il silenzio dice più delle parole è superfluo tentare di aggiungere qualcosa. Il silenzio e l’attesa, due indizi inscindibili della capacità di amare senza porre condizioni, l’inconfondibile stile di vita della Sacra Famiglia. Imparare nel silenzio a riempirsi di Te, Signore. Sperimentare che l’attesa passa necessariamente per l’abbandono nelle Tue braccia. Abbiamo toccato con mano la serenità prodotta da quell’invisibile cordata di preghiera che ci ha assistito nella vicende appena trascorse dalla nostra Famiglia. E’ stato come essere catapultati a Nazareth in Via dell’Attesa, ricordate?..  “ la terza strada a destra dopo l'incrocio tra le corse affannate e la paura di non arrivare in tempo, tra l'ansia di un futuro che ci sfugge e il timore di perdersi” ; vedere Giuseppe che pialla in silenzio, movimenti precisi e regolari, calmi come un respiro pacato, nonostante i segni inconfondibili dell’inspiegabile maternità di Maria.  Giuseppe ha saputo concili