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Natale 2023

Certo le premesse non erano le migliori per dare vita a una Famiglia: una promessa sposa incinta di un Figlio sicuramente non suo. San GIUSEPPE, uomo del silenzio, nascosto dietro le quinte della storia ha aderito incondizionatamente al disegno di salvezza di DIO, ha vinto la paura del domani con il coraggio di affidarsi alla Provvidenza…mentre noi spesso ci sentiamo persi di fronte alle avversità della vita, piccole o grandi che siano! Qualcosa si oppone alla realizzazione dei nostri progetti? Le cose non vanno come noi avremmo voluto? Così è facile entrare nella spirale del risentimento, cominciare a fare “i conti del Dare e dell’Avere” e convincersi che il saldo è a nostro favore. Ricordo quando il caro Amico Don Mauro mi ammoniva dicendomi che l’essenza della Vita è dare Amore, mettersi al servizio degli altri, proteggere, custodire, appunto come ha fatto Giuseppe con Maria e Gesù, non conquistare la scena ma essere sempre presente magari nascosto nelle pieghe della loro esistenza. Passare sulla sponda del Dare comporta un radicale mutamento nel modo di pensare, di giudicare e di conseguenza agire. Si fa più con la Preghiera nascosta che non con le parole giuste dette all’occorrenza, quest’ultime prima o poi volano via col vento, mentre la prima raggiunge il cuore di DIO e non verrà dimenticata mai!    Quello che sul momento può sembrarci una sconfitta o un insuccesso, è invece l’occasione per guardarsi dentro e rimettere in ordine le priorità della vita. È un esercizio doveroso che vale per ogni età, non solo per chi sta costruendo il proprio futuro, ma anche per chi ha un bagaglio di esperienza ed ha percorso un buon tratto di strada. Abbiamo il dovere di essere consapevoli di ciò che è veramente importante per essere felici, lo dobbiamo a noi stessi e agli altri. Mi piace pensare che GIUSEPPE l’abbia capito a poco a poco, passo dopo passo nei 150 chilometri che separano Nazareth da Betlemme. Chissà quante volte con lo sguardo puntato a terra si è chiesto se era proprio quello che DIO voleva da lui, se anche stavolta DIO lo avrebbe condotto in un porto sicuro con le persone a lui affidate. Quante situazioni intorno a noi al limite della sopravvivenza, non penso alle guerre che ancora ci appaiono “distanti”, ma alla sofferenza inattesa causata da una malattia, al coraggio di sorridere anche quando tutto sembra irrimediabile. Siamo tutti sulla strada come i discepoli di Emmaus, ognuno con il proprio fardello di dubbi e di perché senza risposte adeguate, spesso con poca voglia di parlare, chiusi nei nostri vestiti con il bavero alzato, distratti o troppo frettolosi per accorgersi che qualcuno ha bisogno di un sorriso o di un frammento del nostro tempo per riprendere il cammino con speranza. Non ci è richiesto niente di eclatante, pensate per un attimo al calore di una cena con Amici e mentre spezziamo il pane insieme una voce dentro ci sussurra “non temere io sono con te!” (Mt.28, 16-20).  Venire casualmente a conoscenza di una situazione di disagio, può essere l’occasione per accendere il motore della Preghiera ed affidare a DIO le situazioni difficili affinché abbiano una felice soluzione. A dispetto dell’apparenza dei social che sembra governare questo mondo, DIO ci vede dietro le quinte della vita degli altri mentre li sosteniamo e sorride: non è fantastico? Cercare la propria strada, imboccare il giusto sentiero di fronte al bivio che la vita ci presenta. In quale direzione sta la mia felicità e quella delle persone che amo? È un interrogativo pieno di incertezza, vivere nell’Attesa è difficile per ogni età. Io ho capito una cosa ma non ve lo dico ora… «Ha da passà a’ nuttata », simbolo di speranza e ottimismo di una celebre commedia di Eduardo.  Ci vediamo alla Grotta nella Notte Santa per dire tutti insieme: - SIGNORE dove andare senza di Te?!? -  Un forte abbraccio. Buon Natale a tutti 

Carlo&Patrizia

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💑 RETINA 💑 Briciole della nostra vita come grani di rosario che scorrono senza sosta tra le dita repentino il dolore s’affaccia profondo e nuovo seppur temuto ha squarciato le recinzioni del cuore gettato lontano la tenda divelta non ho altro che dieci grani e una croce per dare luce ai tuoi occhi tu, carne della mia carne, luce dei miei occhi lampada ai miei passi.                                                                                          Pubblicata in "Encìclopedia dei poeti Italiani Contemporanei" (2009)