Natale 2015
La strage degli innocenti voluta da
Erode non è poi così diversa dalle recenti mattanze consumate dai terroristi
del califfato. Si resta sgomenti di fronte allo scempio di un valore che fino
ad oggi abbiamo tutti creduto fosse indiscutibile:la VITA. In un mondo sempre più improntato all’individualismo,
è stato purtroppo facile globalizzare anche la violenza, assurda e irrazionale
espressione di una cultura di morte. Nel sentire comune sembra ormai smarrita la
speranza di cambiare il corso delle cose: IO
NON CI STO! Medito su Maria, donna della Croce,
custode dell’unità a dispetto della paura degli Apostoli, abbraccio accogliente
malgrado il tradimento di Pietro, spiraglio di luce nel buio dell’umano sconforto,
e tutto questo nonostante il dolore straziante che ha provato come madre e come
donna! Rifletto su quei genitori che hanno
saputo accettare la sofferenza nei figli, come pane quotidiano da spezzare a
tavola e che riescono a trovare il coraggio di ringraziare Dio lo stesso.Penso
a chi vive ogni giorno il matrimonio nella dedizione totale reciproca: chissà
quante prove sono state superate e quante “apparenti” sconfitte hanno
consolidato le fondamenta del loro rapporto! Ammiro chi cammina a testa alta affrontando
con coraggio l’assenza della persona amata, chi non si lamenta mai delle
proprie infermità e riesce a trovare in se stesso la voglia di sorridere. Come vogliamo chiamare tutto questo
se non AMORE, SPERANZA,VITA? Il quotidiano è faticoso, a volte
anche eroico, ma questo non giustifica lo sfumare di un sorriso in una grinza ombrosa
che allontana... e se è vero che in questo momento altri sono messi alla prova,
allora ho il compito di mantenere
accesa quella luce di speranza che
può aiutarli a percorrere la strada nel buio delle proprie difficoltà. E’
nell’unità infatti che si trovano la forza di andare avanti, la voglia di non
rinunciare a raggiungere una meta, sia questa la fine o l’’inizio di un modo di
vivere, o il coraggio di decidere quale direzione prendere di fronte agli
inevitabili crocevia della vita.Nel segno di questa unità per la
quale preghiamo ogni giorno in Famiglia, poniamo nelle vostre mani questo
pensiero:
“Deponi la cesta degli affanni siediti acanto a me
che tu lo senta o meno Qualcuno da sempre veglia sui nostri passi
nel silenzio delle parole che non so trovare senti il mio abbraccio
Poi riprendiamo a camminare fino alle prime luci dell’alba
di questo meraviglioso Natale”
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