Nel labirinto delle vie che scegliamo di percorrere o che la vita ci costringe a volte a transitare, è sempre più arduo scorgere l’indicazione per Via dell’Amore, unico domicilio della SACRA FAMIGLIA. La ricerca a tutti i costi della via migliore “per non perdere l’opportunità di crescere (?!?)”, conduce verso strade affollate, percorse con l’ansia di non arrivare in tempo nel timore che il futuro ci sfugga di mano… ma il nostro domani si costruisce oggi sulla capacità di essere fedeli ogni giorno alla nostra Vocazione. Non è forse nel dono reciproco di anima e corpo, dono totale senza sconti o riduzioni di orario che si basa il Matrimonio? Non è così anche tra Genitori e Figli, anche quando giungerà il tempo dello scambio dei ruoli nel quale il figlio diventerà padre e madre dei propri Genitori? A volte camminiamo “inconsapevoli” della nostra incoerenza. Spesso nel percorrere “Corso del Lavoro” può accadere di dimenticarsi che quelle doti che DIO ci ha donato sono, in realtà, al servizio di quei fratelli più deboli che “casualmente” ci avvicinano. Incontri imbarazzanti che rischiano di creare intoppi nei nostri progetti…possiamo tirare a diritto ma prima o poi ci sarà applicata la regola dei talenti: “A chiunque ha sarà dato, ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha” (Mt. 25, 14-30)
E’ più facile concentrarsi in “Piazza della Solidarietà” che non girare a destra nel Vicolo del Povero, dove spesso evitiamo di abbracciare il “povero scomodo” che vive nella sfera personale dei nostri affetti. Ci illudiamo di andare avanti mentre invece siamo tornati al punto di partenza. Dov’è la strada che può condurci di fronte al mistero della reale presenza di DIO nella nostra vita così piena di difficoltà? A tutti offriamo come dono di Natale una preghiera, nella speranza che sia di aiuto a chi, come noi, sta cercando il sentiero che conduce alla Grotta di Beetlemme.
Conducimi SIGNORE in luoghi deserti dove parlerai al mio cuore. Mentre mi addentrerò per vie solitarie e sconosciute, non permettere che il troppo silenzio e l’assenza delle Tua inconfutabile presenza mi induca a tornare sui miei passi. Nel buio della mia poca fede mantieni accesa la mia luce, la voglia di non rinunciare a raggiungerTi. Davanti al Tuo Mistero gioirò per l’incubo di una notte che è già passata e sarò ancora PANE e GIOIA per le persone che amo. Amen
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