Nazaret non è lontana ma fra i tanti percorsi che il frettoloso quotidiano ci obbliga a percorrere, rischiamo di dimenticare l'esistenza di "Via dell'Attesa" , la terza strada a destra dopo l'incrocio tra le corse affannate e la paura di non arrivare in tempo, tra l'ansia di un futuro che ci sfugge e il timore di perdersi.Nazaret non è lontana ...basterebbe bussare a quella porta per stemperare nel sorriso di MARIA, donna accogliente, la nostra stanchezza e leggerLe negli occhi che ogni attimo della nostra vita fa parte di tutte quelle "cose che serbava meditandole nel suo cuore" (Lc. 2, 19).MARIA, i tuoi pensieri sono i pensieri del SIGNORE ...è in questa dimensione che si spiega la gioia prorompente del Tuo "Eccomi, sono la serva del SIGNORE, avvenga di me quello che hai detto" (Lc. 1, 38)."Eccomi..." non è la risposta di chi si convince all'evidenza dell'Angelo, ma il parto di un'Attesa concepita nel cuore (... ha guardato all'umiltà ...) e vissuta con Gioia nel "travaglio" delle vicende della vita.. I nostri figli, anche quelli che abbiamo appena sfiorato o quelli che vivranno solo nel nostro desiderio, non sono forse espressione di un concepimento fatto di attesa e di travaglio di cui MARIA ha conosciuto per prima l'intensità?"...serva del SIGNORE..." essere cioè alle dipendenze di DIO senza riduzioni di orario o agevolazioni di servizio. Non più protagonisti gelosi della nostra autonomia, ma "inservienti del Regno" che invochiamo con il Padre Nostro. MARIA, donna alla pari, collaboratrice domestica di ogni Famiglia, facci comprendere che la preghiera più feconda non è quella che assaporiamo nei "magici momenti" delle Veglie e dei ritiri, ma quella che esprimiamo nell'operosa ferialità del servizio di Amore verso quelli che ci sono stati affidati." avvenga di me..." non è l'accettazione passiva di un evento fatale, ma il consapevole e incondizionato baratto delle proprie sicurezze con "l'incertezza di DIO", spesso fatta di momenti di "silenzio" e tratti di "deserto", superati i quali siamo pronti a riconoscere la Sua inconfutabile "presenza" ... come nel Presepe della Bosnia, immagine di una Famiglia menomata ma anche simbolo di quell'irriducibile Speranza che DIO non ci abbandona. MARIA, nel consegnarci GESU', donaci la serenità di chi si sente custodito nel cavo della mano di DIO. Buon Natale.
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