Maria e Giuseppe hanno certamente vissuto quei mesi di gestazione nella complicità di chi custodisce un segreto, ma non può rivelarlo. Chissà quante volte hanno condiviso lo stupore di quella Attesa dopo la consegna dell’Invito recapitato dall’angelo Gabriele. Il nostro pensiero corre a ritroso alle attese che hanno preceduto la nascita di Alice e Cecilia. Allora nel primo presepe mentre una vita nasceva, un’altra stava morendo, aprendo i nostri occhi a una realtà esistenziale più complessa e dilatando la nostra capacità di amare, comunque e sempre nella Gioia. Nel Natale di tre anni dopo mentre esplodeva di nuovo la Gioia per un’altra vita affidataci, cresceva sempre di più il nostro sentirsi in debito di Amore nei confronti di tutti, la voglia di essere “operatori di ottimismo”, disponibili agli altri, capaci di ascoltare fino in fondo senza interrompere… che c’è di eccezionale in fondo tutti siamo chiamati a farlo.Ancora una volta l’ottimismo della Sacra Famiglia è disarmante, non una piega di fronte all’avviso di garanzia trasmesso a voce da Simeone, trascorsa appena una settimana dal parto: - E anche a te una spada trafiggerà l’anima !-Non vi nego che la frase è stata oggetto di contestazione… -Mi dissocio,non si può dare una notizia così triste proprio per Natale! –La cosa mi ha fatto riflettere, certo è difficile pensare a Natale in questa prospettiva. Ringrazio le mie donne per avermi richiamato al doveroso compito di diffondere la Gioia senza perdere mai il sorriso di chi si sente custodito nel cavo della mano di Dio.Questo nostro messaggio è per dirvi che Vi abbiamo tutti nel cuore, qualunque siano le Vostre attese presenti. Un pensiero fulmineo, una breve preghiera o anche un fugace ricordo possono sembrare “poca cosa”, come la flebile fiamma di una candela, ma è il nostro tentativo di abbracciare ognuno di voi e di danzare nella magica notte di Natale, fino alle prime luci dell’alba dipinta di inestinguibile Speranza.
Con l’Affetto di sempre. Buon Natale!
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