📝 CARO AMICO TI SCRIVO...
Caro Fratello,
me lo chiedo
spesso quanti sono ancora gli atti previsti nell’Opera imperscrutabile di DIO,
ma la cosa strana è che pur essendo consapevole del residuo di tempo che ho
davanti e fatta memoria e lode a LUI di quanto e come sia stato quello passato,
non riesco a tirare fuori l'energia per fare qualcosa di più, magari più scarno
ed essenziale di quanto vissuto fino ad oggi! S’invecchia certo, i
movimenti non sono più fluidi, non si può più tornare indietro e il tentatore s’insinua
subdolamente nella mente con la malinconia … già il tentatore, prima lo
chiamavo “quello del seminterrato” poi ho capito che è “l’inquilino dell’attico”
perché abita in alto nei pensieri: è molto intelligente e astuto ma a
differenza di DIO non ha alcun potere di creare qualcosa, ma solo quello di
creare suggestioni (barricate mentali, sentirsi sotto attacco…) per indurci a
distruggere ciò che è bene per noi e per gli altri. Sono rimasto senza
fiato quando mi hanno detto che alcune persone che conosco bene, miei coetanei
o anche più giovani, stanno lottando contro una malattia inaspettata. Lo so che
non c'è un “perché a loro e non a me?” Ripenso ai giorni dell’intervento al
cuore, a quella valvola di maiale che come ha detto Alice mi ha salvato la vita dandomi
ancora un’opportunità e se è vero che ora si è aperto un terzo atto, prego DIO
che mi indichi il copione da seguire per farmi diventare pescatore di uomini,
strumento di servizio, io che non potrò mai saldare quel debito di GIOIA con la
quale ha inondato la mia vita. Non voglio tuttavia che l’essere debitore
insolvente finisca poi per insinuare nella mente che ciò che potrei fare è
inutile, tanto non posso competere con la Sua Misericordia. Dunque
…vorrei trovare il modo di farmi concretamente presente nella vita degli altri,
scrivere, comporre canzoni nuove, proporre occasioni di preghiera magari
utilizzando le nuove tecnologie, insomma essere creativo perché, mi ripeto
ogni giorno, non credere che si possa ancora trasmettere quelle vibrazioni che
ci hanno sempre percorso il cuore? Non ce la faccio ancora ad accettare
una vita andante-moderato tra l’allegro e l’adagio, non è nel mio temperamento
e poi sono totalmente d'accordo con quello che dici e cioè che dipende da noi
realizzare con l’entusiasmo l'Opera che DIO ha scritto per ognuno di noi. Mi
chiedo: e se l'inizio di questo terzo atto, quanto lungo non immagino, fosse
l'ultimo tratto di strada che precede l’Incontro con LUI, allora che farei
adesso? Come affronterei il tragitto che ci separa? Anch'io sono come i
discepoli di Emmaus che non vedono? “Buttare via le cose che non servono” è
la frase di una tua canzone così vera e toccante ma cantata troppo poco,
vissuta più nell’intimità che non spezzata come pane da condividere con tutti,
forse per pudore, ma è quella la vita da respirare e annusare, quella è la
ricchezza che possiamo donare perché «Gratuitamente avete ricevuto,
gratuitamente date.» (MT 10, 8).Ti voglio bene Fratello mio, compagno di
Fede in questa vita che camminiamo insieme.
Carlo
Commenti
Posta un commento