📝 CARA AMICA TI SCRIVO...
Carissima,
stamani mi sono svegliato con la voglia di scriverti, mi succede così con gli Amici con i quali so di poter condividere i miei pensieri. La nostra Amicizia non è certo nata dalla frequentazione ma è sbocciata in forza di un sentire comune legato a quel filo sottile che ci unisce gli uni con gli altri: GESU’. Quell’Amico in comune che ci ha permesso di aprire il cuore, condividendo paure e speranze, gioie e dolori, cadute e risalite. Mi ha colpito il Vangelo di oggi (Mc 5,21-43): quante possibilità aveva quella donna di toccare il mantello di Gesù così attorniato dalla folla? E anche se ci fosse riuscita LUI come avrebbe potuto accorgersene? Eppure nonostante la lunga sofferenza di 12 anni e i rimedi che non erano serviti a niente, gioca il tutto per tutto inseguendo la follia del “Se riuscirò anche solo a toccare le sue vesti, sarò salvata“. E’ inspiegabile come la lo Spirito che abbiamo dentro ci possa spingere ad atti di Fede che, oltrepassando i nostri rifiuti razionali, operano guarigioni spirituali e fisiche. Che dire poi dell’episodio di Giairo, che pur essendo uno dei capi della Sinagoga, non si preoccupa di esporsi allo scalpore che susciterà andando da Gesù, ma Gli si getta ai piedi e lo implora di andare a casa sua per imporre le mani sulla figlia e salvarla dalla morte? Anche in questo caso si può proprio dire che “la speranza è l’ultima a morire”… e quante volte ci siamo trovati in situazioni apparentemente irreversibili??? Toccare le Sue vesti, imporre le Sue mani, due azioni invocate a gran voce da due persone provate dalla vita, sangue e sudore. Ma quello che colpisce ancora di più è la reazione di Gesù:° nel primo caso cerca la donna nella folla, vuole trovarla entrare in contatto visivo con lei, nel secondo una risposta spiazzante di fronte alla morte gridata dalla folla :”Non temere, soltanto abbi fede.”
Cara Amica mia, conosco la tua situazione e intuisco quanto sia profonda e viscerale la tua sofferenza ed è per questo che voglio dirti che sei una donna coraggiosa e che rappresenti per me una testimonianza rara e concreta di come si affrontano le prove della vita. Il tuo sorriso è ancora luminoso e in grado di comunicare tanta voglia di vivere, i tuoi passi aprono un sentiero dove si ha voglia di prendersi per mano e camminare insieme incontro a giorni pieni di luce e di gioia.
Grazie per esserci.
Ti abbraccio con Affetto
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