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Visualizzazione dei post da febbraio, 2022
  Mano lambisce mantello nell’incertezza di vivere s e e come nel mistero della Mensa  preparata per noi per ogni giorno che passa briciole di speranza e noi  cagnolini sotto il desco in attesa.
  SIGNORE Tu che sai amarla come io non so Tu che sai proteggerla come io non posso fare Tu che scruti il mio cuore e sai quanto vorrei essere per Lei luce perenne, strada pianeggiante, rifugio sempre sicuro ascolta il canto della mia preghiera che dal profondo dell’anima sale alle   mie labbra: “io te l’affido, SIGNORE, in ogni Suo respiro, in ogni andare perché con Te io sia con Lei sempre”.
  Natale 2016   Come in una canzone di tanti anni fa “ avrei bisogno di fermarmi un pò in questo ...” susseguirsi di eventi che segnano il tempo che passa, il raggiungimento di una meta, il punto di partenza di nuovi percorsi, la pianificazione di cosa è meglio fare o evitare per il futuro. Ho sempre pensato che il nostro domani non dipende dalle congiunzioni astrali più o meno favorevoli che   possono casualmente verificarsi, ma è frutto di un insieme di scelte di vita che si traducono in perseveranza, capacità di ascolto, attesa, coerenza, umiltà, fedeltà incondizionata... il tutto condito con la presenza costante di DIO, che misteriosamente ci accompagna da sempre, che ci prende sulle spalle nei momenti di sconforto, che gioisce della nostra felicità... anche se non sentiamo la Sua voce, perché il rumore del mondo è più forte del “mormorio di un vento leggero” (1 Re 19, 12), ma è lì che come Elia possiamo incontrare il SIGNORE e capire il cammino da seguire. In tutti questi anni n
  Natale 2019 Dopo tanti anni è il primo 8 dicembre che ci ritroviamo a preparare l’albero e il presepe senza Alice e Cecilia. Sapevamo che un giorno le cose sarebbero cambiate, ma finché non ci sei non te ne rendi effettivamente conto e non è poi così facile come si pensa.  Nella mente scorrono immagini di un trascorso che lascia nel cuore segni indelebili di Gioia e Amore profondi. Ne sono passate di comete da quando seminavamo sul pavimento le bucce dei mandarini e le briciole dei biscotti, segno inconfutabile del passaggio di Babbo Natale... così la mattina brontolando a voce alta su quanto fosse stato “ cialtrone ancora una volta ”, spuntavano le bimbe in pigiama ed accendevano il Natale, con lo stupore incantato dei loro occhi. Anche se oggi non risuonano più nella stanza le   storiche ripicche di Alice e Cecilia per la scelta delle palle di cristallo da mettere sull’albero, tuttavia anche questo Natale sarà bellissimo, perché è così toccante il desiderio di abbracciarci, come
                                                                                  NATALE 2020   Com’è misterioso questo DIO che ci invita, quando meno ce lo aspettiamo, a condividere la sofferenza! È un DIO che chiede il nostro silenzio, l’umiltà di accettare un disegno diverso dal nostro, un distacco dall’idea di avere sempre in mano la situazione e dunque di poter condurre la nostra vita come vogliamo.  Ci rendiamo conto che le cose cambiano solo quando accadono. Cerchiamo subito soluzioni per affrontare il futuro, ma non viviamo il Presente, la circostanza che DIO ci pone davanti oggi e così finiamo per sprecare un’altra occasione d’incontro con LUI, passaggio indispensabile per guardarsi dentro e capire chi siamo e dove è importante e bene per noi andare. Non siamo noi a fare la storia ma è DIO a condurla, purtroppo dico io, ci lascia liberi di seguire altre strade, ma ad ogni bivio LUI comunque ci aspetta sempre, per sollevare le nostre spalle dai pesanti fardelli che abbiamo accu